7 Consigli efficaci per la tua autostima, ma prima di tutto cos’è l’autostima?

L’autostima è un processo psichico auto-valutativo basato sul grado di fiducia che ciascuno ripone nel proprio valore, nelle proprie capacità e nel sentirsi riconosciuto ed importante per gli altri.

Caratteristiche della persona dotata di autostima

Chi possiede una sana autostima è consapevole dei limiti e delle risorse che lo animano, sa porsi e perseguire obiettivi realistici, è disponibile al confronto con gli altri e non gli interessa avere ragione a tutti i costi. Questa persona si fida delle proprie possibilità perché si sente preparata a superare le sfide proposte dalla vita e confida nel fatto che, più o meno bene, saprà affrontare qualunque situazione; in sostanza, mette in conto di poter “cadere” senza preoccuparsi troppo in anticipo poiché (se accadrà) saprà come “rialzarsi”.

Caratteristiche della persona con bassa autostima

Chi manca di autostima dubita costantemente di poter raggiungere i propri obiettivi e stenta nella lotta per migliorarsi, è vittima dell’ansia e dei pensieri negativi prima di ogni prova, interpreta ogni compito come una minaccia per il suo (già precario) equilibrio emotivo, si lascia abbattere dalla minima difficoltà e rinuncia facilmente… confermando così il proprio senso di incapacità. Questa persona si arrende al fatto che non riuscirà mai a diventare ciò che vorrebbe essere e col passare del tempo concretizza la sua paura in certezza.

7 Consigli per migliorare l’autostima

7 consigli per migliorare l’autostima e vivere molto meglio!

 

  • Impara a calibrare le aspettative sugli altri

Le relazioni sono un pilastro fondamentale dell’autostima, ma a volte è molto sfidante saperle gestire. Perché? Perché tendenzialmente le altre persone ci deludono: spesso non ricambiano il tempo, le confidenze, il supporto, i complimenti che noi gli doniamo; spesso ragionano in maniera (per noi) illogica; spesso agiscono secondo un’etica (per noi) scorretta; spesso non sanno offrirci una spalla abbastanza solida su cui piangere; spesso sono impossibilitati a gioire dei nostri successi; spesso fanno scelte che ci lasciano interdetti; spesso si allontanano da noi (o spariscono del tutto) senza apparente motivazione.

Ogni volta che restiamo delusi dovremmo chiederci: “quanto è stato esagerato l’investimento in questa relazione?”, “Cosa ci aspettavamo da quella persona?”, “Quanto era disequilibrato il bilancio dare-avere?”.

L’essere umano per sua natura, non può essere altruista incondizionatamente, e prima o poi presenta “il conto” per quanto ha dato (o si è donato) agli altri. Per imparare a gestire in maniera efficace le relazioni è quindi opportuno imparare a calibrare se-quanto-quando-come donarsi, in funzione dei feedback dell’altro; se “partiamo in quarta” offrendo tempo, confidenza, fiducia, intimità, collaborazione senza misurare step-by-step quanto il ricevente ha possibilità e motivazione nel ricambiarci, molto probabilmente all’illusione adrenalinica iniziale seguirà una cocente delusione. In parole povere: calibrare le aspettative significa imparare a comprendere cosa davvero le altre persone sono desiderose e capaci di donarci, poi accettarlo e comportarsi di conseguenza.

  • Migliora le tue relazioni familiari

Capita di frequente che le relazioni più difficili da gestire siano proprio quelle che (in teoria) dovrebbero avvantaggiarci, ovvero quelle familiari.

Questo paradosso è facilmente comprensibile se pensiamo che non ci è concesso di scegliere i nostri familiari, ma questi ci vengono assegnati dalla natura o dal destino. Questa fatica può tuttavia diventare una grande opportunità se impariamo a vivere le dinamiche familiari come “palestra” comunicativa e relazionale. Quando sapremo gestire in maniera efficace le dinamiche intricate, le regole non dette, i silenzi urlanti e le aspettative subliminali che abitano la nostra famiglia, vorrà dire che saremo pronti a vivere con maggiore flessibilità e passione coloro coi quali sceglieremo di condividere spazi e tempo della nostra vita.

  • Evita di lamentarti delle tue difficoltà

Rafforzare il pilastro dell’autostima dedicato alle relazioni significa renderle funzionali, benefiche e arricchenti per tutti gli “attori” in gioco. Uno degli strumenti imprescindibili per raggiungere questo obiettivo è evitare di lamentarsi delle proprie difficoltà o problemi. Mi rendo conto che può sembrare strano e controintuitivo in un “contesto social” come il nostro, ma l’esperienza clinica ben dimostra come socializzare quello che ci affligge scaturisca l’effetto di ingigantirne la percezione, ovvero farci sentire la difficoltà o il problema in maniera esasperata. Inoltre, la lamentazione costante rischia di mettere a dura prova la relazione con i partecipanti allo “sfogatoio”, che spesso arrivano a sentirsi impotenti per non riuscire a fornire l’aiuto che desidererebbero dare, o frustrati perché i loro consigli non vengono seguiti pedissequamente.

  • Frequenta regolarmente tre persone migliori di te

Un altro strumento prezioso per migliorare l’autostima relazionale è quello che prevede di frequentare persone che siano più capaci di noi in un qualsiasi ambito della vita. Queste persone non devono necessariamente avere doti straordinarie, ma dovrebbero incarnare almeno un tratto di personalità che apprezziamo particolarmente e che sentiamo di non possedere, come ad esempio la simpatia, l’umiltà, il coraggio, la cultura, la resilienza, la determinazione, l’energia, il pragmatismo, la creatività, l’intelligenza…

Soltanto frequentando il più possibile chi percepiamo migliore di noi, potremo migliorare ed elevarci. Viceversa, frequentando chi è peggiore di noi, ci auto-condanneremo, senza scampo, ad abbassarci ad un livello addirittura inferiore al suo.

  • Svolgi il tuo lavoro al meglio delle tue possibilità

Pochi hanno la fortuna di scegliersi il lavoro e molti si ritrovano a subire la propria occupazione arrivando a detestarla per il ruolo che ricoprono, per le mansioni da svolgere o per le persone con cui devono interagire. Tipicamente, queste persone non accettano la propria condizione lavorativa e tendono a lamentarsi o rassegnarsi, cedendo così alla tirannia della frustrazione; costoro subiscono l’insoddisfazione, anziché imparare ad utilizzarla e a prendere le redini di questa sfera della vita. Come fare per migliorare l’autostima lavorativa, quando il lavoro non piace? C’è un’unica strada: imparare a svolgerlo al meglio delle proprie possibilità, qualunque esso sia. Concedersi, in solitudine, di provare fatica (o disgusto) per il lavoro di cui non si può fare a meno, genererà nuove risorse utili a svolgerlo al meglio e di conseguenza a migliorare se stessi.

  • Trova un hobby che ti appassiona

Se vogliamo vivere appieno, la quotidianità non può essere fatta di solo lavoro. Questo vale quando il lavoro è scelto ed appassionante ma anche, a maggior ragione, quando è fonte di scontento e rammarico. A fine giornata il bilancio tra doveri e piaceri è bene che sia equilibrato: i momenti di delizia che viviamo dedicandoci ad hobby e/o sport sono “la carica” che ci permette di investire energia rinnovata e salubre nelle attività di responsabilità che ci competono. Come trovare un hobby appagante? Facendo vari test, senza tuttavia pretendere che il piacere ci travolga immediatamente: occorre esercizio anche per generare un irrinunciabile appagamento.

  • Fai 30 minuti di attività fisica ogni giorno

Una percezione corporea soddisfacente ha un’influenza determinante nel valutare noi stessi capaci, meritevoli e degni di stima anche negli ambiti di vita familiare, lavorativo, amicale. Tra tutti i pilastri dell’autostima, il senso di piacevolezza e benessere nell’abitare il nostro corpo è, oserei dire, il più importante perché è l’unico di cui abbiamo totale ed esclusiva responsabilità. Adoperarci quotidianamente per essere “belli e sani” ci aiuta a sviluppare impegno, determinazione, tolleranza alla fatica, resistenza, flessibilità, autodisciplina, equilibrio… tutti ingredienti irrinunciabili per migliorare la nostra autostima globale.

“Perché si crede in se stessi, non si cerca di convincere gli altri. Perché ci si accontenta di se stessi, non si ha bisogno dell’approvazione altrui.
Perché si accetta se stessi, tutto il mondo intero lo accetta”

Lao Tzu