Le dimensioni dell’autostima
Esiste una autostima globale ed esistono tante autostime specifiche. Un’autostima specifica è il senso di valore che attribuiamo a noi stessi in una particolare sfera della vita: lavorativa, corporea, relazionale, familiare. Abbiamo tante autostime specifiche quante sono le aree in cui ci cimentiamo e ogni autostima specifica può essere a sua volta suddivisa in ulteriori livelli di specificità (ad esempio in famiglia possiamo rilevare un grado di autostima nella relazione con la madre differente da quello col padre, col fratello, col nonno).
L’Autostima globale è un’autovalutazione integrata di tutte le componenti della propria personalità (cognitiva, emotiva, relazionale), ed è la sensazione di contare, di avere valore, di meritare stima ed attenzione; o, al contrario, di non meritare tempo, stima ed attenzione perché non si vale.
Autostime specifiche principali
Familiare: riflette i vissuti che la persona prova come membro della sua famiglia. Più si sente membro apprezzato della sua famiglia, che dà il suo contributo ed è certo dell’amore e del rispetto da parte di genitori, fratelli, partner, figli, più l’autostima sarà elevata in questo ambito.
Relazionale: ha a che fare con la percezione della persona riguardo a se stessa come amico/a di altri.
Percezione corporea: è la qualità emergente tra schema corporeo e immagine corporea, e riguarda la percezione del proprio corpo come “bello, in salute e ben funzionante”.
Lavoro/Scuola: il valore che la persona attribuisce a se stessa come professionista o come studente; quanto la sua performance rispetta i suoi standard di successo scolastico/professionale?
Misura il tuo livello di Autostima
Per comprendere meglio di cosa si tratta, ti propongo un rapido esercizio in cinque step:
1° step
AG (Autostima Globale)
Armati di un foglio bianco e scrivi di getto il voto da zero a dieci che attribuisci alla tua autostima in generale
2° step
Capovolgi il foglio e disegna queste quattro sfere con le sigle corrispondenti:
3° step
Attribuisci di getto il voto da zero a dieci che riassume il tuo grado di soddisfazione in ogni area della vita.
Mentre osservi ogni sfera, la domanda utile da porti è: “quanto la persona che sono nell’ambito … è lontana da quella che vorrei essere?”
Considerando che la percezione corporea comprende sport e immagine corporea, le autovalutazioni da trasformare in valore numerico sono cinque.
4° step
Copri con la mano il disegno delle quattro sfere e le valutazioni relative, poi costruisci la tua graduatoria personale.
Chiediti cosa conta di più per te nella vita; qual è la tua mission; perché sei al mondo, o in quale ambito la soddisfazione ti renderebbe più felice e più “pieno”.
1° posto……………………….
2° posto……………………….
3° posto……………………….
4° posto……………………….
5° posto……………………….
5° step
Osserva attentamente le due valutazioni, quella attribuita all’autostima globale e quella attribuita a ciascuna autostima specifica.
Cosa noti?
Il voto all’autostima globale è la media matematica dei voti alle autostime specifiche?
Se la risposta è sì, fermati qui.
Se la risposta è no, prosegui perché ti devo una spiegazione. Naturalmente c’è una relazione tra autostime specifiche e autostima globale, ma spesso non è una questione matematica! Accade spesso che ad autostime specifiche soddisfacenti non corrisponda una buona autostima globale, e viceversa, accade che una buona autostima globale non sia caratterizzata da una valutazione positiva in tutte le autostime.
Come mai?
Perché il valore che ciascuna autostima specifica ha e il suo peso nell’autovalutazione globale dipendono dall’importanza che la persona gli attribuisce. Ecco qual è l’ingrediente soggettivo dell’autostima: la nostra graduatoria personale.
Ricorda che:
- Ogni autostima è il risultato di un rapporto tra autovalutazioni ed aspirazioni: l’ampiezza della discrepanza tra come ci percepiamo e come vorremmo essere è un segno importante del nostro grado di insoddisfazione (es. uno scienziato illustre che aspirava al premio Nobel come missione di vita e non l’ha ottenuto potrebbe essere meno soddisfatto di un ricercatore poco brillante che però ha ottenuto il ruolo a cui aspirava all’università della sua città).
- Altro fattore cruciale è l’importanza attribuita a una certa autostima specifica: tanto più è importante quell’area, tanto più avrà un peso nell’autostima globale. Lo stesso vale per le autostime specifiche negative: quanto più sono importanti per la persona, tanto più incideranno negativamente sulla sua autostima globale.
Ogni essere umano tende a costruire la propria autostima globale prevalentemente intorno a una o due dimensioni: saranno questi i pilastri portanti dell’intero edificio, mentre tutte le altre autostime svolgeranno il ruolo di mattoni e mattoncini di riempimento. Ma il rischio è che se i pilastri portanti crollano, può crollare tutto l’edificio.
Cosa fare per evitare che questo accada?
Riprendete in mano il disegno delle quattro sfere, con le valutazioni attribuite ad ogni ambito e con la graduatoria di importanza: L’ambito di vita più importante per voi è abbastanza soddisfacente?
- Se ci soddisfa va tutto bene; potremo lavorare per rafforzare anche gli altri pilastri in modo da rendere tutto l’edificio più stabile
- Se non ci soddisfa, è lì che il lavoro dovrà concentrarsi. Dobbiamo partire da ciò che per noi conta di più, da ciò che è più zoppicante e quindi più impellente migliorare… altrimenti il peso negativo di questa area rischierà di farci percepire tutti gli altri successi come ben poco significativi.