Nella società attuale il corpo è sempre più un riflesso della propria identità e, di conseguenza, la considerazione che abbiamo di noi stessi e che gli altri hanno di noi è sempre più veicolata da ciò che la nostra Immagine Corporea comunica. I temi della percezione corporea e dell’autostima sono dunque sempre più interdipendenti ed impongono alcune riflessioni: è possibile che disciplinare il nostro corpo in maniera costante favorisca la sicurezza in noi stessi? La cura del proprio aspetto e il sentirsi in forma possono accrescere una buona valutazione di sé, oppure ne sono “semplice” espressione?

Il corpo, nella sua totalità, si configura come un insieme di significati ed esperienze che riguardano il vissuto di ognuno di noi dal punto di vista percettivo, emotivo-psicologico, sociale. La percezione corporea comincia a delinearsi fin dalla nostra nascita, ma è soggetta a diversi cambiamenti nell’arco della vita e in alcuni momenti particolari della nostra esistenza può rivestire un ruolo preponderante; la sua rilevanza sull’equilibrio emotivo dell’essere umano può essere evinta dall’interesse che il tema suscita dal punto di vista neurologico, clinico, psicologico, sociale.

La Percezione Corporea comprende lo schema corporeo e l’immagine corporea.

Schema corporeo

Per schema corporeo si intende la configurazione spaziale che l’individuo crea del proprio corpo, grazie alle informazioni che riceve dagli organi di senso.

Gli studi sperimentali hanno individuato nei lobi parietali, nelle aree temporali, nel talamo e nel mesencefalo le aree principalmente deputare alla formazione dello schema corporeo.

Immagine corporea

Se lo schema corporeo è fortemente legato ad una rappresentazione percettiva e di organizzazione cerebrale, l’immagine somatica ne è l’aspetto complementare perché durante la crescita dell’essere umano si arricchisce di aspetti personali, affettivi, cognitivi ed esperienziali che definiscono una “nozione psicologica di immagine del corpo in cui entra in gioco tutta l’esistenza del soggetto” (Lalli, 1997).

Dal momento che l’immagine corporea è legata alla sfera affettiva e all’esperienza del soggetto, si modifica costantemente nel corso della sua vita.

Grazie agli studi del medico Jean Le Boulch oggi possiamo concepire schema corporeo e immagine corporea come “la stessa realtà fenomenologica che è quella del corpo proprio” e non più come due rappresentazioni separate; fermo restando che nello schema corporeo è l’aspetto fisiologico ad essere privilegiato, mentre l’immagine corporea è pregna di ingredienti psicologici, emotivi, sociali e culturali.

Concetto di sé e Autostima

Sebbene siano due concetti correlati tra loro, gli studiosi propongono due definizioni distinte tra Concetto di sé e Autostima: il Concetto di sé è l’insieme delle caratteristiche che la persona prende in considerazione per descriversi; l’Autostima è il valore attribuito a tali caratteristiche.

La Percezione Corporea influenza notevolmente sia il Concetto di sé – ovvero le caratteristiche che sentiamo di possedere o non possedere, sia l’Autostima – ovvero il valore che attribuiamo a noi stessi per il fatto di possedere o non possedere tali caratteristiche; “a fare da padroni” nel determinare una Percezione Corporea personale gradita sono gli stereotipi proposti nella storia personale da: famiglia, gruppo dei pari modelli socio-culturali. Il rapportarsi a determinati parametri di forma e bellezza può far accrescere l’insoddisfazione individuale e creare frustrazione specialmente per chi si trova in uno status fragile psicologicamente.

Il dato certo è che molte ricerche hanno confermato la correlazione tra percezione corporea e l’autostima: sapete qual è l’abilità – denominatore comune – tra le persone che hanno una maggiore fiducia nelle proprie risorse? Muovere il corpo intensamente e costantemente.

Sarà forse per questo che in genere gli sportivi sono più consapevoli dei propri limiti e più propensi a superarli per trasformarli in risorse, grazie al mix portentoso tra predisposizione naturale ed esercizio costante.