La Postura come riequilibrante emotivo (parte 2)

Utilizzare il termine “Postura” indicando una buona pratica da seguire per il benessere non è del tutto corretto: il significato letterario di Postura infatti non è altro che “posizione del corpo di un essere vivente”. Ma è proprio dalla traduzione letteraria della parola stessa da cui vorrei partire per analizzare che cosa è bene tenere in considerazione quando si parla di Postura. Solo dopo aver capito a cosa prestare attenzione si possono suggerire attività, posizioni, atteggiamenti e movimenti corretti da eseguire per migliorare il proprio benessere.

C’è sempre una regola numero uno, il principio fondamentale da cui partire per cominciare un discorso, ma quando si parla di postura non è facile. Non è per niente scontato proprio perché il termine stesso implica il coinvolgimento di tutto il corpo e di tante funzioni di esso che stanno alla base della concezione olistica e funzionale dell’integrazione di movimento.

Per risolvere questo problema mi sono posto una domanda, che è la stessa che vi propongo adesso: qual è la prima funzione del corpo a cui NON si può rinunciare per sopravvivere?

Alcuni soggetti maliziosi pensano la stessa cosa che ho pensato io all’età di 16 anni, altri meno maliziosi hanno immediatamente pensato all’attività cardiaca, ma se consideriamo quest’ultima come attività involontaria dobbiamo pensare a qualcosa che possiamo gestire meglio, come ad esempio respirare, mangiare, bere, dormire, muoversi, socializzare. Ora, facciamo uno sforzo maggiore per capire realmente cos’è fondamentale e soprattutto primario per la gestione della nostra sopravvivenza.

Vi aiuto ponendovi qualche altra domanda: sapete quanto tempo può stare un uomo senza socializzare? Quanto tempo senza muoversi? Quanto tempo senza magiare e bere? Senza dormire? E senza respirare? Il tempo limite per la propria sopravvivenza senza muoversi e socializzare in realtà è poco oggettivo e legato soprattutto ad altri fattori come le altre funzioni elencate o alle proprie capacità cognitive. In quest’ultimo caso si potrebbe sopravvivere anche diversi mesi o anni. Senza mangiare ma continuando ad abbeverarsi si può vivere anche 2 mesi, mentre senza mangiare e anche senza bere non si può vivere per più di 2 settimane, ma già dopo appena 2 giorni cominciano i primi problemi fisici. Una persona non può stare senza chiudere occhio per più di 10-11 ore.

Siamo quindi giunti al respiro, e per chi non è del mestiere o non ha resistito all’attesa e si è appena fatto una “cultura semi-professionistica” utilizzando Google, vi svelo che il record di apnea statica è di circa 8 minuti, ma una persona normale come me già dopo 1 minuto assume sembianze non umane, direi ridicole tendenti alla mostruosità. Va da sé che se vogliamo dare una priorità alle funzioni del nostro corpo parlando di Postura dobbiamo partire tenendo in considerazione la nostra RESPIRAZIONE e se vogliamo parlare di buona Postura intesa come Benessere, dobbiamo prima di tutto ricominciare a RESPIRARE CORRETTAMENTE.

Il primo a stupirsi di questa rivelazione sono stato proprio io, ma vi assicuro che la maggior parte delle persone non sa respirare. Se ancora siete increduli a questa affermazione fermatevi un’istante e ascoltate il vostro respiro e cercate di capire se respirate dal naso, e per respirare intendo proprio RESPIRARE, cioè sia l’inspirazione che l’espirazione, e per naso intendo proprio NASO cioè da entrambe le narici. Cercate di capire se state dedicando alla respirazione il tempo necessario, se state utilizzando la muscolatura corretta e se state coinvolgendo nel movimento tutta la vostra cassa toracica e dove appoggiate involontariamente la lingua nell’atto inspiratorio.

Ora la sfida che lancio ad ognuno di voi, prima di proseguire e capire come attivare, migliorare e ottimizzare la propria respirazione, è di prendervi del tempo per capire come è strutturato il vostro apparato respiratorio, come voi lo fate funzionare e come invece potrebbe funzionare.

BUONA RESPIRAZIONE A TUTTI !

Marco Bernabei

Osteopata