Nell’ultimo articolo abbiamo cominciato a parlare di RESPIRAZIONE e di quanto sia importante respirare correttamente per ottenere una buona postura.

È importante capire se dedichiamo alla respirazione il tempo necessario, se stiamo utilizzando la muscolatura corretta e se stiamo coinvolgendo nel movimento tutta la cassa toracica.

È importante capire se respiriamo dal naso, organo principale per svolgere questa funzione perché solo attraversando le narici l’aria crea i numerosi vortici turbolenti e può essere riscaldata per arrivare agli alveoli polmonari alla temperatura ideale. Solo attraverso il naso l’aria può essere filtrata e depurata dalle numerose scorie che circolano nell’aria atmosferica e sempre solo attraverso le narici l’aria può essere correttamente umidificata. Infine, è solo attraverso una tranquilla respirazione nasale che c’è la possibilità di non utilizzare muscoli accessori ed evitare inutili contratture muscolari nel collo o nella cervicale.

Appoggiando la punta della lingua nella fisiologica posizione per la respirazione, cioè sul palato superiore tra le fessure dei due denti incisivi, si ottimizza la ventilazione. Si massimizza in questo modo la pervietà del canale faringeo e laringeo consentendo il transito di tutta l’aria inspirata ed espirata.

Quando si parla di utilizzare i muscoli principali della respirazione si parla dei muscoli inspiratori, cioè gli obliqui esterni e soprattutto il muscolo diaframma. Il diaframma, proprio perché è un muscolo, se non utilizzato nel modo corretto può andare incontro a contratture, ipotrofia od ipotonia muscolare. Un muscolo ipotrofico o ipotonico non può svolgere correttamente la funzione per cui è deputato e in più a causa della complicata gestione delle pressioni che si trovano tra la cavità toracica e la cavità addominale il muscolo può andare in “disfunzione”. Per correggere le “disfunzioni” a cui può andare incontro il diaframma esistono manovre ed esercizi da poter svolgere anche autonomamente come ad esempio tecniche di allenamento per apneisti.

Oltre alla particolare attenzione che si deve dare alla muscolatura, al movimento costale e alle vie aeree è importante considerare anche quanto tempo dedichiamo alla respirazione, ovvero in quanto tempo compiamo ogni atto respiratorio. Ovviamente il nostro organismo è estremamente organizzato e si avvale di sistemi estremamente sicuri anche nei casi di emergenza, per cui gli scambi di gas, ossigeno e anidride carbonica, all’interno degli alveoli polmonari vengono mantenuti in quantità sufficiente per ricoprire il fabbisogno dell’organismo anche in situazioni di stress. Le situazioni di stress possono essere create da attività motorie di media/elevata intensità ma anche da attività a bassa intensità se legate a iperventilazione “nervosa”. Anche se in situazioni di stress le quantità dei gas negli alveoli polmonari vengono mantenute sufficienti per svolgere tutte le attività fisiologiche, un transito eccessivamente rapido di sangue negli alveoli, come nel caso di frequenze cardiache elevate o ipertensione, o una quantità minore di ossigeno inspirato come nel caso di una ventilazione debole o una frequenza respiratoria elevata, portano nel tempo a una perfusione deficitaria e, a cascata, a tutta quella serie di problematiche che si riflettono sulla postura e non solo.

Respirare bene ci aiuta nella gestione delle emozioni. Respirare bene ci aiuta a mantenere una postura corretta. Una postura corretta migliora la forma della nostra Immagine Corporea, importante pilastro dell’Autostima

Nel prossimo articolo analizzeremo le varie posture del nostro corpo costretto per ore ed ore dietro ad una scrivania e valuteremo le diverse posizioni per visualizzare i problemi. Suggerirò inoltre esercizi e posture per migliorare eventuali mal di schiena e cervicalgie considerando l’home working come una possibile strategia posturale per il nostro sistema muscolo-scheletrico.

 

Marco Bernabei
Osteopata